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Queste poesie germogliano durante una stagione invernale insolitamente calda e feconda, senza precipitazioni: quella dell'inverno 2018. Il clima favorevole e spurio rispetto alle consuetudini e l'inesorabile scorrere del tempo sono stati la prima e insostituibile culla di questi componimenti. Come le età della vita, anche questa raccolta poetica è divisa in tre sezioni distinte, dove vengono introdotti spunti di riflessione che abbracciano i micro e i macrocosmi dell'esistenza: l'amore, l'amicizia, i ricordi giovanili, le problematiche del mondo contemporaneo e i costanti dubbi che offuscano il futuro. Ogni elemento si incontra, scontra e confronta con l'altro, tessendo una rete di connessioni, un continuum tanto immaginifico quanto concreto e reale. Intanto, sullo sfondo impera incontrastata una speranza: l'arrivo della primavera. Con un verso e uno stile carsici, Matteo Baratta mostra la più intima e incoffessabile interiorità di un uomo di mezza età alle prese con l'accettazione di sé in un mondo ostile.